il Parmigianino
 


Il Parmigianino




 

Il pittore italiano Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Parma 1503-Casalmaggiore 1540) fu tra i creatori e uno dei massimi esponenti del MANIERISMO.

Fra le sue opere giovanili, dipinte a Parma o nelle vicinanze, sono gli affreschi della Leggenda di Diana e Atteone (1523; Fontanellato, Cittadella di San Vitale) e l'audace scorcio Autoritratto in uno specchio convesso (1524; Vienna, Kunsthistorisches Museum).

L 'opera più importante del soggiorno del Parmigianino a Roma (1524-27) è la Madonna con i santi Giovanni Battista e Girolamo (1526-27; Londra, National Gallery).

Fuggito da Roma durante Il Sacco del 1527, passò quattro anni a Bologna; fra le opere di questo periodo figura la Madonna con san Zaccaria (c. 1530; Firenze, Uffizi).

Nel 1531, il pittore tornò a Parma e accettò una committenza (che nei nove anni successivi eseguì solo in parte) per la realizzazione di affreschi nella chiesa della Steccata.

Intorno al 1535 dipinse il suo capolavoro, la Madonna dal collo lungo (Firenze, Uffizi).

L'arte del Parmigianino si distingue per un singolare accento di eleganza e di grazia formale.

L 'artista portò infatti a perfezione uno stile di suprema ricercatezza caratterizzato da colori vibranti, forme slanciate e rapporti spaziali distorti. Più dei suoi dipinti, ebbero grande influenza in Italia e all'estero i suoi numerosi disegni e le molte incisioni.


 

La Madonna dal collo lungo

(1534-40)

del Parmigianino è un esempio dello stile manierista sviluppato dal pittore emiliano come reazione al classicismo del Rinascimento maturo. I suoi dipinti, ripudiati gli ideali classici della proporzione naturale, sono caratterizzati da figure allungate e dall'ambiguità, della prospettiva.

Il Parmigianino era rinomato per i suoi ritratti, in cui profuse una grazia elegante ed il gusto del particolare decorativo. (Firenze, Uffizi)




 

Mistico matrimonio di Santa Caterina

National Gallery di Londra




 

Ritratto del Cardinale Pucci




Sopra:

Conversione di San Paolo

 

a destra :

Cupido

Kunsthistorische Museum di Vienna

 

Diana muta Atteone in cervo, affresco che orna la sala di Diana della Rocca di Fontanellato presso Parma, è uno dei primi lavori del Parmigianino. L 'artista parmense, il cui vero nome era Francesco Mazzola, elaborò uno stile personalissimo e di alta ricercatezza cromatica e compositiva.

"E mentre Diana si bagnava lì alla solita fonte, ecco il nipote di Cadmio, prima di riprendere la caccia, vagando a caso per il bosco che non conosceva giunse in quel recesso sacro: lì lo conduceva il Fato. Appena egli entrò nella grotta stillante dalla sorgente, le ninfe, nude come erano, alla vista del maschio si percossero i petti e riempirono di urla improvvise tutto il bosco e corsero a disporsi attorno a Diana per coprirla con i loro corpi; tuttavia la dea più alta di loro le sovrastava tutte dal collo in su.

Dalle "Metamorfosi" di Ovidio

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