Palazzo Porto Festa
 


Palladio ed il Palladianesimo

Palazzo Iseppo Porto Festa




Basilica Palladiana Loggia del Capitaniato Chiericati Palladio Casa del Palladio Valmarana Montano-Barbarano Breganze Olimpico S. Giorgio Chiesa del Redentore
 

Palazzo Iseppo Porto Festa

I Porto rappresentavano una delle famiglie più importanti della città.

Qui è nata, dividendosi in vari rami, ed il palazzo, come vedete si presenta in modo massiccio, con una fronte massiccia. Impariamo a definirne i dettagli.

Pianterreno: di solito al pianterreno nell’edificatoria dell’Italia centrale ma anche in alcune zone del nord Italia il pianoterra era utilizzato all’affitto di botteghe in modo da avere un cespite di guadagno per coprire le spese.

Piano nobile: quello con grandi finestre intervallate da colonne.

Piano attico: la parte terminale, dove ci sono le statue.

Ora andiamo a leggere piano per piano e cerchiamo di introdurre quegli elementi di lessico architettonico che ci capiteranno più spesso.

Partendo dal basso abbiamo:

  • un basamento, un alto basamento in questo caso, un bugnato gentile perché liscio, ben martellato, che è questo fronte a conci; abbiamo le finestre incorniciate ed alla chiave di volta è presente un mascherone. Vedete la simmetria dell’edificio: tre campate a destra e tre a sinistra; grande portone centrale dopo il quale noi troveremo un’ arca alla romana su quattro colonne, che vedremo in seguito;

  • il piano nobile dove si alternano, intervallate, intramezzate da semicolonne, le finestre alternativamente incorniciate da un frontone curvilineo o da un timpano, quello triangolare. Nella prima, in quella centrale e nell’ultima il timpano è sormontato da queste sculture decorative. Una caratteristica di Palladio è che lui, quando possibile, aggetta, cioè fa fuoriuscire rispetto al piano delle edificazioni confinanti, la massa del proprio edificio. Questo perché nel piano nobile, per far girare meglio la luce, per smussare l’angolo che in architettura è sempre il punto chiave per valutare l’abilità dell’architetto, inserisce una colonna in modo che la luce si espanda sulla facciata nobile. In questa partitura aritmica che corrisponde ad un’apertura del piano terra abbiamo inseriti in aggetto i balconi e poi una cornice marcapiano e sovrastanti capitelli ionici;

  • abbiamo poi una cornice che segna il passaggio con il piano attico fortemente aggettato per quanto riguarda l’innalzarsi delle colonne sopra le quali in alcuni casi sono state poste le statue.

    Quindi una struttura che si ripeterà in gran parte dei palazzi e che si caratterizza proprio per questa modularità. Voi sapete che in terra veneta, e non solo, la compravendita dei terreni, le forme, i lotti edificabili non cambiano modulo e superficie molto rapidamente, per cui ancora in pieno rinascimento si comperava quello che veniva definito un lotto gotico, dalla forma lunga e stretta: un rettangolo.

    Cosa succedeva allora? Questo dovete averlo ben presente: si costruiva ad annate. Anche tra le nobili famiglie - escludendo le costruzioni fatte per le famiglie aristocratiche veneziane, che sono le uniche che Palladio riesce a finire, perché nel vicentino non finisce nulla; tutto rimane sbocconcellato nel saggio - si edifica ad annate. Prima si vede quanto frutta la campagna, perché è da lì che arrivano i soldi, dopo di che si costruisce.

    Non si costruisce, come pensiamo noi nel 2008: gettata in cemento che prende tutto l’edificio, poi si va su in altezza, ma su tutta la base; si deve costruire ed avere vivibile già la struttura edificata in quel determinato anno, perché l’anno successivo se le campagne non renderanno, si starà fermi con la costruzione.

    Siccome si comperano lotti uno vicino all’altro, lunghi e stretti, prima si costruisce sul primo lotto cantina, piano terra, piano nobile ed attico, cioè se ne costruisce una fetta; l’anno successivo si affiancherà il secondo edificio, buttando giù i muri di limitazione e attraverso la costruzione di volte e di saloni a volta, si scarica il peso sull’altra metà costruita.

    Ecco perché nell’androne avrò un atrio alla romana a quattro colonne che vedremo fra un attimo.

    Per cui questa è la pianta:
     


    Entriamo. Vedete l’arca a 4 colonne? La potrete vedere in dettaglio alla fine della pagina.

    Palladio pone le 4 colonne, crea le crociere, che scaricano i pesi del piano costruito sopra sui 4 pilastri.

    Questo permette di costruire fino alle prime due campate complete di colonne, bloccare la costruzione e l’anno successivo costruire l’androne che scarica il peso sulle colonne e sul muro portante. Se l’anno dopo i fondi rendono, costruisce l’altra parte.

    Il salone sopra parte dai muri perimetrali portanti. Quindi una struttura ripresa dall’antichità, ma fondamentale per permettere la costruzione.

     

    Palladio prevedeva, cosa che poi qualche costruttore edile ha fatto, l'intero corpo che ci è rimasto, quello che dà su contrà Porti; prevedeva inoltre il cortile interno, con colonnato a destra ed a sinistra formato da colonne giganti - dico colonne giganti, perché implicavano i due piani della costruzione principale - con loggiato all’altezza del piano attico e speculare su contrà degli Stalli, con identico volume di edificazione che sarebbe stato completato dall’altra parte.

    Quindi una costruzione di una vastità ed imponenza che avrebbe in qualche modo scardinato le maglie urbanistiche di una città come era Vicenza nel periodo cinquecentesco. Questa sarebbe stata la casa patrizia dei Porto, questa sarebbe stata la parte riservata agli ospiti ed al ricevimento.

     


    Se pensate che tutti i palazzi del Palladio in centro storico hanno dimensioni severizzate che sono doppie o triple rispetto alla superficie che attualmente occupano, immaginate cosa sarebbe diventata Vicenza, come queste costruzioni, queste masse sarebbero divenute insostenibili all’interno di un tessuto viario di dimensioni estremamente ridotte.


    Ed ora ecco l’atrio con le quattro colonne; da notare la colonna esterna portante che scarica il peso; le altre due appoggiate al muro sono solo di decorazione e creano l’imbotto quadrato.

    ______________________________________________________________

     

    Torna all'indice del PalladioTorna all'indice>avanti